I Colli Tortonesi, situati all’estremo lembo orientale del Piemonte, rappresentano un territorio vitivinicolo emergente, noto per la sua ricca storia e i progetti innovativi per il futuro. Con i loro quattro vitigni identitari – Barbera, Timorasso, Cortese e Croatina – e le Sottozone Monleale, Terre di Libarna e il futuro Derthona, i Colli Tortonesi si stanno affermando in un mercato vinicolo sempre più esigente.
Geografia, storia e tradizione dei Colli Tortonesi
I Colli Tortonesi, guidati dalla città di Tortona, fungono da collegamento tra il Piemonte collinare e le pianure del Po, come la Lomellina e la Pianura Padana, estendendosi fino alle colline dell’Oltrepò Pavese e del Piacentino. A sud, l’Appennino Ligure, con il monte Giarolo, segna l’incontro di tre regioni: Piemonte, Lombardia e Liguria.
La viticoltura nei Colli Tortonesi ha radici profonde. Già nel 1536, il Papa Paolo III Farnese, in viaggio verso la Provenza, elogiava i vini di Tortona. Durante il periodo post-bellico, nonostante lo sviluppo industriale avesse impoverito il settore primario, i Colli Tortonesi hanno mantenuto una produzione vinicola di qualità. Il “Manualetto popolare del viticultore” del 1898 di Luigi Cataldi elogia la Barbera dei Colli Tortonesi, riconosciuta per la sua robustezza e il suo bouquet raffinato.
Evoluzione del settore vitivinicolo
Nel Novecento, la viticoltura nella provincia di Alessandria, che includeva anche Asti, era estesa su 170.000 ettari, con 32.366 ettari dedicati alla viticoltura specializzata. Nei circondari di Tortona, i vitigni più diffusi erano il Cortese, il Timorasso e il Dolcetto, mentre i bianchi venivano spesso esportati, specialmente in Francia e Germania.
Con l’introduzione della legge sulle denominazioni di origine nel 1973, i Colli Tortonesi hanno ottenuto il riconoscimento DOC per Barbera e Cortese. Negli anni successivi, il disciplinare è stato ampliato per includere altre varietà e tipologie di vino. Oggi, la DOC Colli Tortonesi comprende una vasta gamma di vitigni e tipologie di vino, con rese per ettaro che variano in base alla qualità e alla tipologia del vino prodotto.
Le Sottozone: Monleale, Terre di Libarna e il progetto Derthona
Le Sottozone Monleale e Terre di Libarna sono state istituite nel 2005. Monleale è focalizzata sul vitigno Barbera e comprende trenta comuni originali della DOC Colli Tortonesi. Terre di Libarna, invece, è associata principalmente al Timorasso e include quattordici comuni della Val Borbera. Le regole di produzione per queste Sottozone sono più restrittive, garantendo una qualità superiore dei vini.
Il marchio Derthona, l’antico nome romano di Tortona, caratterizzerà in futuro la produzione del Timorasso, con tre tipologie di vino: Derthona Riserva, Derthona e Piccolo Derthona. Questo progetto mira a consolidare l’identità e la qualità del Timorasso, con regolamenti rigorosi per la produzione e la maturazione del vino.
Dati economici e mercato
Il Consorzio Vini Colli Tortonesi conta oggi 65 produttori, che rappresentano il 98% della denominazione. Negli ultimi anni, la superficie vitata è aumentata, con una prevalenza di impianti di Barbera e Timorasso. Il mercato dei Colli Tortonesi è prevalentemente regionale e nazionale, con una crescente propensione all’esportazione delle varietà di Barbera e Timorasso. Le Sottozone Monleale e Terre di Libarna, insieme al marchio Derthona, stanno contribuendo a rafforzare la presenza dei vini Colli Tortonesi sui mercati internazionali.
I Colli Tortonesi rappresentano un territorio vitivinicolo di grande valore, con una storia ricca e un futuro promettente. Grazie ai loro vitigni identitari e alle Sottozone riconosciute, i Colli Tortonesi stanno guadagnando un posto di rilievo nel panorama enologico italiano e internazionale.
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